Last Updated on 10/12/25 by Mario R. Storchi
L’aggressività nel cane è un comportamento complesso che può avere origini differenti – genetiche, ambientali, sociali o fisiologiche – e che si manifesta con vari livelli di intensità, dall’abbaio al morso. Non va confusa con la semplice reattività: in molti casi si tratta di un meccanismo di difesa o di comunicazione, non necessariamente di un segnale di pericolo imminente.
Molti cani mostrano una tendenza a reagire in modo aggressivo all’ingresso nel loro habitat – nella realtà di oggi la casa nella quale abitano insieme a noi – di persone non familiari: è il modo in cui proteggono quello che sentono come il proprio branco. Se questa aggressività si limita al procedere verso la persona estranea e ad abbaiare, può essere gestita con i metodi che abbiamo spiegato nel precedente paragrafo.
Il vero problema si pone se il cane morde o tenta di mordere e diviene particolarmente grave se questo accade anche con persone familiari, rappresentando la prima causa di abbandono dei cani nei canili, senza considerare che può provocare azioni penali da parte delle persone eventualmente morse.
Cerchiamo di mantenere la calma, perché un modo per rafforzare l’aggressività è usarla: colpire il cane con le mani, con un giornale arrotolato o con calci porta il nostro animale a reagire con aggressività. Piuttosto, cerchiamo di lodarlo quando si comporta come vorremmo, applicando uno dei principi base dell’addestramento: le correzioni servono a far capire al cane che ha commesso un errore, ma i complimenti gli mostrano cosa deve continuare a fare.
È anche importante prevenire, ancor prima di curare. Ci riferiamo alla necessità di scoraggiare tutti i tipi di morsi anche se il cane è ancora cucciolo e i suoi morsi non fanno male. Per ogni cucciolo di cane, mordere è un fatto naturale e sin dalle prime settimane di vita l’istinto lo spinge a mordere – e ad essere a sua volta morso – dai suoi fratellini, che in genere già dispongono di un mantello di pelo che li mette al sicuro dai dentini del fratellino.
In casa, però, la situazione cambia e il cucciolo deve comprendere che il morso non è permesso, anche perché può comunque provocare piccole ferite ai bambini e danni agli oggetti.
Un ottimo momento per insegnare al cucciolo a non mordere è quello del gioco. Se durante esso il cucciolo cerca di mordere, emettiamo un suono acuto (come farebbe un cucciolo che è stato morso) per fargli capire che ha fatto male, interrompiamo immediatamente il gioco e allontaniamoci dal cucciolo, in modo che associ al morso l’interruzione di un’attività a lui gradita.
Con cuccioli più dominanti questo può non bastare. In questi casi, se l’allontanamento non è sufficiente e il cane appena ripreso il gioco ricomincia a mordere, prendiamogli la bocca con la mano, teniamogliela delicatamente chiusa per pochissimi secondi, associando questo gesto a una parola come “No!”, “Cattivo!”, oppure una brevissima frase come: “Non si fa!”. Ricordiamoci che occorre ripetere più e più volte l’esercizio prima di cominciare a vedere i risultati sperati.
Se il nostro cane è di taglia grande, disabituiamolo sin da piccolo a saltare. Sin quando è un cucciolo, anche un alano è carino quando ti salta addosso e senti appena il peso delle sue zampette sulla tua gamba, ma quando da adulto peserà 50-60 chili e alzandosi sulle zampe posteriori arriverà facilmente a poggiare quelle anteriori sulle spalle di una persona, i rischi che possa spaventarla o farla cadere saranno più che reali. Per questa ragione, se sappiamo che il nostro cucciolo raggiungerà da adulto (e ai cani basta molto poco per diventare adulti) proporzioni abbastanza importanti, resistiamo all’impulso di accarezzarlo quando salta in piedi, anzi ignoriamolo e complimentiamoci con lui solo quando avrà di nuovo tutte e quattro le zampe poggiate a terra.
Se l’aggressività del cane ci fa paura, rivolgiamoci a un addestratore professionista. Nel frattempo, valutiamo l’opportunità di usare una museruola per limitare i danni. La museruola rappresenta un’ultima risorsa perché non risolve il problema e anzi aumenta l’apprensione delle persone che incrociano il cane, le quali vedendo che indossa una museruola lo identificano subito come un animale aggressivo. Tuttavia, tutti i cani, indipendentemente dalla loro taglia e dal loro carattere andrebbero comunque abituati gradualmente a indossare e tollerare la museruola, che potrebbe renderci necessaria, ad esempio, per l’ingresso in alcune aree o in altre circostanze non auspicabili, come un incidente.
I cani in genere non sopportano la presenza di qualcosa intorno al viso, per cui occorre fargliela indossare per periodi di tempo man mano crescenti, partendo da un paio di minuti e man mano cercando di arrivare al tempo di intere passeggiate. L’importante, come al solito, è complimentarci con carezze o premi quando il cane ha la museruola. Se abituato in modo graduale e positivo, il cane potrà considerare la museruola come un semplice accessorio, non come una punizione, favorendo così una maggiore serenità nei contesti pubblici.
