Last Updated on 11/12/25 by Mario R. Storchi
Come gli esseri umani, i cani cambiano i denti e sviluppano carie e tartaro, che favoriscono la perdita di alcuni denti, già di per sé inevitabile quando il cane invecchia. La pulizia dei denti è necessaria anche per impedire problemi di alitosi ed eventuali malattie – cardiache, renali, tumorali – che possono essere favorite da batteri presenti nel cavo orale.
Sono in commercio ossa gommose e giocattoli con punte da masticare per favorire la pulizia dei denti del cane, ma i migliori risultati si ottengono usando uno spazzolino e un dentifricio specifici per l’uso nei cani, in quanto – rispetto agli stessi articoli destinati all’utilizzo “umano” – gli spazzolini hanno setole più dure, mentre i dentifrici fanno meno schiuma, sono parzialmente ingeribili e spesso aromatizzati con gusti graditi ai cani. Anche la pulizia dei denti deve essere una consuetudine, in modo che il cane vi si adatti con pazienza. Sarebbe auspicabile effettuarla una volta al giorno, ma se ciò non è possibile, l’intervallo tra una pulizia e l’altra non dovrebbe superare la settimana.
All’inizio, se il cane rifiuta l’uso dello spazzolino, possiamo strofinargli denti e gengive col nostro dito intorno al quale avvolgeremo un panno, poi mettiamo sul dito fasciato un po’ di dentifricio specifico per cani e ripetiamo l’operazione, dopo di che riproviamo con lo spazzolino. Se il cane si dimena troppo possiamo interrompere lo spazzolamento dei denti; l’importante sarà aumentare progressivamente la durata dell’operazione, sino ad arrivare a quei due-tre minuti sufficienti per ottenere un buon risultato. Non c’è bisogno di risciacquare: il cane ingoierà il dentifricio senza problemi.
Se il tartaro diviene eccessivo, la sua rimozione può richiedere l’intervento di un veterinario, che procederà alla cosiddetta detrartrasi.

