Last Updated on 12/12/25 by Mario R. Storchi
Abbiamo più volte utilizzato il termine “bocconcino” per indicare una ricompensa alimentare da offrire al cane quando compie l’azione richiesta. È il caso di indicare più precisamente di cosa si tratta e di quando va dato.
Con il termine “bocconcino” intendiamo un alimento particolarmente gradito al nostro cane. Esistono in commercio appositi “bocconcini” da usare come premio, ma nelle nostre case ci sono già diversi alimenti che puoi utilizzare come premio, ad esempio:
- un pezzetto di carne secca, senza pepe, sale aggiunto o condimenti;
- un pezzetto di würstel (senza pelle);
- un pezzetto di formaggio;
- un pezzetto di mela (senza semi), oppure di carota o di melone;
- un pezzetto di cereali secchi da colazione (tipo corn flakes, cheerios, fiocchi di mais), preferibilmente senza zuccheri aggiunti. Puoi mettere questi pezzetti di cereali in una busta insieme a un po’ di pancetta o qualche altro prodotto a base di carne, per insaporirli.
Abbiamo scritto sempre “pezzetto”, per indicare che il “bocconcino” deve essere di piccole dimensioni, all’incirca pari a quelle di una nocciola, perché verrà dato più volte durante una sessione di addestramento e perché il cane deve poterlo mangiare velocemente per proseguire la sessione.

Gli alimenti che abbiamo elencato sono graditi e salutari per i nostri cani, ma non è possibile escludere rarissimi casi di intolleranze alimentari, provocate soprattutto da eccipienti presenti nei cibi. Per questo motivo, quando utilizzi un nuovo tipo di bocconcino-premio, osserva le reazioni del cane e chiedi consiglio al veterinario in caso di comparsa di sintomi come prurito, leccamento eccessivo delle zampe, disturbi intestinali o altro.
Il bocconcino-premio è più efficace se offerto a distanza dai pasti e, se i bocconcini offerti sono parecchi, sottrarre al pasto successivo una quantità di cibo grosso modo corrispondente, per evitare che il cane vada in sovrappeso.
Man mano che il cane impara a eseguire i comandi con regolarità, diminuisci progressivamente il premio concesso, limitandoti a una carezza o a un cenno di approvazione che può consistere anche nella parola “Bravo!”, ancor meglio se preceduta dal nome del cane.
