Last Updated on 12/12/25 by Mario R. Storchi
Già nelle prime passeggiate occorre evitare che il cane “tiri” il guinzaglio, insistendo per andare in una direzione diversa da quella che stiamo tenendo o cercando in tal modo di accelerare il nostro passo. Se all’inizio accettiamo di farci trasportare dal nostro cane, perché ci sembra un’azione divertente, il cane accentuerà questo suo comportamento e sarà più difficile proteggerlo da eventuali pericoli, ad esempio da macchine in movimento o da zone dove potrebbe cadere o ferirsi. Con cani di taglia grande, o nel caso di persone fisicamente più fragili, c’è anche il rischio di cadute pericolose. Considera, infatti, che il punto di trazione del cane (cioè la mano che impugna il guinzaglio) è posto proprio all’altezza del nostro baricentro, che è instabile a causa della nostra postura eretta.

Per questo motivo, se il cane sente o vede qualcosa che attira il suo interesse e inizia a tirare il guinzaglio, fermiamoci, senza parlare o altro e soprattutto senza parlare né tirare a nostra volta il guinzaglio come se volessimo trasformare la questione in una gara di tiro alla corda. Semplicemente fermiamoci, sin quando il cane smetterà di tendere il guinzaglio. Il cane dovrà capire che tirando il guinzaglio la passeggiata viene interrotta. A volte può essere utile cambiare direzione ogni volta che il cane tende il guinzaglio: in questo modo imparerà che tirando non ottiene ciò che desidera.
Non aspettiamoci che il cucciolo apprenda immediatamente questa abitudine, sarà necessario ripetere la nostra azione molte volte, ma i primi mesi di vita sono quelli che forniranno un “imprinting” al cane e sarà molto più complicato cercare di fargli perdere questa abitudine quando sarà adulto.
