Last Updated on 12/12/25 by Mario R. Storchi
Camminare al guinzaglio non è un comportamento naturale per un cane, che per istinto tende a esplorare, a camminare a zig-zag, a fermarsi per annusare oggetti, a correre per inseguire qualcosa che vede in movimento, per cui occorre dedicare parecchio tempo ad abituarlo a camminare correttamente con il guinzaglio.
Inoltre, i cani hanno una velocità superiore alla nostra, soprattutto con il crescere della taglia, pertanto, un cane di taglia media che deve abituarsi al nostro ritmo di marcia avrà le stesse difficoltà che incontreresti tu se volessi uniformare il tuo passo a quello di un bambino di 4-5 anni, inclusi i cambi di ritmo e di direzione.
Mettere e togliere collare o pettorina e guinzaglio sono abitudini che devono essere apprese dal cane, possibilmente sin da quando è un cucciolo, per evitare che scappi via o si nasconda quando vogliamo togliergli e ancor più quando vogliamo mettergli il guinzaglio.

Aspettiamo che il cane sia seduto davanti a noi prima di mettergli o togliergli collare o pettorina e guinzaglio. Quando abbiamo terminata la nostra operazione, diciamo “Vai!”. Ovviamente, come al solito, l’esercizio va rinforzato con ricompense in carezze o bocconcini e diviene più semplice se il cucciolo ha già appreso il comando “Seduto!” (vedi il paragrafo successivo).
All’inizio il cucciolo tenderà a grattarsi sul collo, perché non è abituato al collare, ma in pochi giorni si abituerà. A quel punto, potremo attaccare al collare o alla pettorina il guinzaglio, lasciandolo camminare i in casa trascinando il guinzaglio, ovviamente facendo attenzione che questo non si impigli in qualcosa. Questa fase serve anche per desensibilizzare il cane al contatto del guinzaglio, evitando che lo consideri un vincolo fastidioso.
Quando il cane si sarà abituato al guinzaglio, addestriamolo a camminare accanto a noi. In casa, o in uno spazio aperto ma sorvegliato e tranquillo, prendiamo un bocconcino-premio e manteniamolo nella nostra mano sinistra semichiusa chiamando il cane. Quando il cucciolo si avvicina e annusa il bocconcino, mettendosi al nostro lato sinistro, diamogli il premio.

Quindi prendiamo un altro bocconcino-premio, tenendolo sempre nella nostra mano sinistra e quando il cane si avvicina a noi facciamo qualche passo, assicurandoci che continui a camminarci accanto dalla parte sinistra. Ricompensiamolo nuovamente e ripetiamo l’esercizio man mano incrementando il percorso.
Nei giorni successivi, ripetiamo l’esercizio mantenendo stavolta il guinzaglio al quale è attaccato il cane. Di tanto in tanto giriamoci lentamente e camminiamo dall’altra parte assicurandoci che il cane resti a nostro fianco. Se il cane oppone resistenza o si siede, fermiamoci e incoraggiamolo a tornare al nostro fianco.
Questa tecnica potrebbe richiedere più tempo rispetto a quelle che prevedono strappi violenti per convincere il cane ad andare nella direzione voluta, ma produce migliori risultati perché il cane assocerà il guinzaglio a un’esperienza positiva e non traumatica.
Una volta che il cane sarà abituato a rimanere al nostro fianco al guinzaglio, cominciamo ad uscire all’aperto, allungando progressivamente la durata della passeggiata. Le prime volte è consigliabile portare il cucciolo sempre dallo stesso lato rispetto a noi, preferendo quello meno esposto al traffico o al passaggio di persone o cani. Molti preferiscono la sinistra per tenerlo più lontano dai pericoli di una eventuale strada presente (è anche il lato preferito per le attività cinofilo sportive), ma non c’è una regola assoluta, dipende anche dalla collocazione dell’eventuale strada e, in ogni caso, una volta appresa l’azione si potrà utilizzare anche l’altro lato.
Non lasciare mai il tuo cane da solo al guinzaglio! Il guinzaglio potrebbe impigliarsi in un oggetto e per liberarsi il cane potrebbe anche soffocare. Quando il tuo cane incontra un altro cane, cerca di lasciare il guinzaglio allentato pur controllando la situazione. Alcune persone, infatti, soprattutto se il loro cane ne incontra uno di taglia particolarmente più grande o più piccola, spontaneamente “tirano” il guinzaglio, ma questo spinge il cane ad alzarsi sulle zampe posteriori, atteggiamento che l’altro cane può interpretare come l’inizio di un’aggressione.
