Last Updated on 11/12/25 by Mario R. Storchi
Per lo stesso motivo, i cani solitamente annusano l’area dove poi urineranno, per cogliere la possibile presenza di odori lasciati da altri cani, per cercare di coprirli con il proprio. I cani maschi prediligono urinare sui punti più alti o prominenti e i cani di piccolissima taglia fanno a volte delle vere e proprie acrobazie per cercare di “colpire” quanto più in alto è per loro possibile.
La traversina
Se il tuo cane è un cucciolo, non sa che non deve sporcare in casa e non ha ancora un buon controllo della sua vescica. In linea generale, si può dire che per ogni mese di vita il nostro cane sarà in grado di trattenere la propria vescica un’ora in più.
Può essere utile sistemare in casa o su un balcone una traversina dove potrà fare i suoi bisogni quando “gli scappa” o non ci è possibile portarli fuori, ad esempio per situazioni meteo estreme o per problemi di salute nostri o del cucciolo. Esistono diversi tipi di traversine per cani, specifiche a seconda della taglia e del sesso (i maschietti hanno bisogno di un qualcosa contro cui alzare la zampa), ma in caso di bisogno si può anche ricorrere a dei vecchi giornali sotto ai quali disporre un telo di plastica.
È comunque sempre preferibile iniziare ad addestrare subito il cucciolo a fare i suoi bisogni fuori casa.
Portarlo fuori a fare i propri bisogni
Il momento della passeggiata per fare i propri bisogni va possibilmente collocato sempre negli stessi momenti della giornata: appena ci svegliamo, qualche minuto dopo che il cane ha mangiato, al termine di attività dinamiche come correre o giocare. Maggiormente questi momenti sono regolari, maggiormente il cane imparerà a fare i suoi bisogni quando è fuori casa.
Le prime volte, dal momento che il cane ama le consuetudini, portalo sempre allo stesso posto per fare i propri bisogni in modo da aiutarlo ad associare quell’area all’evacuazione, evitando aree frequentate da altri cani se si tratta di un cucciolo, perché probabilmente la copertura vaccinale non è ancora completa.
Abitua il cane ad associare questi momenti con una frase breve e pronunciata in modo chiaro: “Andiamo giù!”, “Usciamo!” o simili, in modo che il cane assocerà quella frase al momento dell’uscita per fare i propri bisogni.
Una volta fatti i suoi bisogni, lodalo e ricompensalo con un bocconcino-premio. In questo modo innescherai nel cane una sorta di ragionamento: “se mi trattengo abbastanza da farla quando sono fuori casa, mangerò qualcosa di molto buono!”.
Per lo stesso motivo, non ritornare immediatamente a casa appena ha fatto i suoi bisogni, per evitare che il cane associ il momento dell’evacuazione a quella del rientro a casa, con il rischio che trattenga i suoi bisogni per rimanere più a lungo all’aperto.
Ricorda di risciacquare l’area in cui ha urinato utilizzando l’acqua di una bottiglietta d’acqua che devi sempre avere con te, insieme a sacchettini per raccogliere eventuali escrementi. Puoi usare un’apposita palettina oppure lo stesso sacchetto: infila la mano nel sacchetto, raccogli la cacca e quindi capovolgi il sacchetto e buttalo in un contenitore apposito. Se sei alla prima esperienza puoi esercitarti in casa provando a raccogliere un biscotto per cani dal pavimento.

Quando la fa in casa
Nonostante i tuoi migliori sforzi, ti capiterà di scoprire che il tuo cane l’ha fatta in casa. In questi casi, evita di sgridarlo o, ancor peggio, di picchiarlo o di ficcargli il muso nei suoi bisognini, anche se ha sporcato il parquet o il miglior tappeto della casa: faresti lo stesso con un bambino di pochi mesi perché se l’è fatta addosso invece di avvisarti che doveva andare in bagno?
Atteggiamenti di questo tipo spingerebbero il cane a cercare di occultare in futuro eventuali bisognini che non è riuscito a trattenere, in alcuni casi anche a mangiare le sue stesse feci. In altri casi, il cane potrebbe associare il rimprovero al fatto di aver fatto i suoi bisognini in nostra presenza, per cui potrebbe trattenerli quando lo portiamo fuori per poi liberarsi a casa quando noi non siamo presenti.
Le ricerche più recenti sembrano dimostrare che il cane non riesce ad associare un effetto a una causa risalente anche solo a qualche minuto prima, per cui se lo sgridiamo o puniamo dopo averlo chiamato, lui potrà collegare quella punizione al fatto che è venuto da noi quando ha sentito il suo nome e la prossima volta sarà indeciso su cosa fare quando si sentirà chiamare. Molti proprietari sono assolutamente convinti che, dopo essere stato chiamato, il cane capisce di aver commesso un errore, perché li guarda con uno sguardo colpevole. In realtà, è molto più probabile che quegli atteggiamenti (coda tra le gambe, procedere lento, occhi che cercano di non guardarci, ecc.) siano la reazione al tono di voce con il quale li abbiamo chiamati, che il cane associa a una punizione in arrivo.
Comportati allo stesso modo se il tuo cane comunica il suo bisogno di uscire per fare i propri bisogni, ad esempio grattando alle pareti della cuccia o alle porte di casa, abbaiando, muovendosi in circolo, annusando a terra, ecc.
Solo se lo sorprendi mentre sta facendo i suoi bisogni in un punto non adeguato, interrompilo immediatamente, richiamandolo con una parola o frase breve (“Fuori!”, “Non si fa!”). Se è un cucciolo e l’hai abituato a fare i propri bisogni in un punto preciso della casa, ad esempio su una traversina, dopo averlo richiamato portalo lì e, se fa in quel momento lì i propri bisogni, complimentati con lui con una carezza o dandogli un gioco a lui gradito.
In ogni caso, ripulisci la zona in cui il cane ha urinato o defecato, perché il cane è attratto dalle aree che odorano di urina o feci. A parte spray specifici disponibili in commercio, puoi usare una soluzione di aceto bianco e acqua (una parte di aceto per 10 parti di acqua). Evita di usare prodotti contenenti ammoniaca, perché l’odore di questa sostanza richiama ai cani quello dell’urina e li spinge a “marcare” quella zona con la loro urina! Cerca di non pulire in presenza del cane, che potrebbe interpretare i tuoi gesti come un gioco o un’attività interessante da farti ripetere.
Se possediamo un cucciolo, può anche capitare che versi qualche goccia di urina quando è impaurito o emozionato, ad esempio all’arrivo di una persona in casa o al tuo stesso rientro. Nella maggioranza dei casi si tratta di un comportamento involontario legato a stress, paura o emozioni intense, che passa con l’età; rimproverare il cane può solo accentuare il problema. Piuttosto, cerchiamo di ignorare il cucciolo quando torniamo a casa evitando di andargli incontro, accarezzarlo o fargli feste e raccomandiamo anche alle altre persone di mantenere lo stesso atteggiamento.

La coprofagia, ossia… mangiare i propri escrementi
L’istinto di sopravvivenza dei cani li spinge a cercare continuamente cibo e il loro concetto di cibo è molto diverso dal nostro, per cui alcuni cani mangiucchiano cose non commestibili come terra, legno, plastica e hanno una vera attrazione per oggetti a base di cellulosa come tovaglioli di carta, carta igienica e fazzolettini di carta.
Non sono rari neppure i casi in cui possono mangiare escrementi, un comportamento noto come coprofagia. Se si tratta della cacca di altri cani o specie animali, questo può essere determinato dal fatto che in esse è presente del cibo non completamente digerito. Quando, invece, il cane mangia i suoi stessi escrementi, può trattarsi anche della reazione a una punizione che gli abbiamo inferto per aver fatto i suoi bisogni in un luogo inadatto.
Se ti accorgi della cosa appena prima che avvenga, puoi distrarre il cane facendo dei rumori e premiarlo quando si allontana; oppure puoi cospargere le sue feci di una sostanza forte, ad esempio paprika, spruzzarci sopra un deterrente specifico, oppure aggiungere nella sua dieta zucchine, ananas o integratori specifici per rendere le feci poco gradite al cane.
In qualche caso la coprofagia può segnalare un problema medico sottostante, come un disturbo gastrointestinale, una carenza di vitamine o minerali o un assorbimento inadeguato dei nutrienti da parte dell’intestino.
Casi estremi
Se il tuo cane urina spesso durante la notte, puoi provare a togliere la ciotola dell’acqua circa due ore prima del momento del sonno notturno e verificare se in questo modo il cane riesce a controllare meglio la sua vescica.
Se è un cucciolo e hai seguito tutti i consigli che abbiamo elencato e nulla sembra funzionare, oppure se il tuo cane è già adulto ma all’improvviso torna a fare i bisogni in casa nonostante tu lo porti regolarmente fuori diverse volte al giorno, consulta un veterinario, per escludere che la causa sia un’infezione della vescica o del tratto urinario o altre patologie.
Controlla anche se in casa è cambiato ultimamente qualcosa, ad esempio se sono stati introdotti nuovi oggetti nell’arredamento (mobili, tende, piante, ecc.) o se è entrato anche temporaneamente nella famiglia un altro membro, umano o animale, perché il cane avrebbe potuto rispondere a questa novità con una esigenza di “marcare” il suo territorio.

Se abbiamo offerto al nostro cane tutte le possibilità per evacuare fuori di casa, portandolo fuori più volte al giorno e accertato che non vi sia un problema di salute e la situazione non muta, possiamo provare a metterlo in una gabbia chiusa, in quanto difficilmente il cane farà lì i suoi bisogni, perché per istinto i cani non urinano o defecano nelle zone dove dormono o mangiano. Se il cane non è già abituato alla gabbia, occorre farlo in maniera progressiva, come abbiamo spiegato nel paragrafo dedicati a questo argomento.
Nei casi più disperati, che solitamente si verificano quando il cane è ormai troppo anziano, occorre almeno cercare di limitare i danni, ricoprendo ove possibile i luoghi che potrebbero essere danneggiati con traverse di plastica da un lato e di tessuto dall’altro, se non addirittura ricorrendo ai pannolini, che però presentano il problema di provocare dermatiti a causa dell’urina che viene trattenuta all’interno.


