Last Updated on 12/12/25 by Mario R. Storchi
Anche se tendiamo inevitabilmente a “umanizzare” il nostro cane, riconoscendogli atteggiamenti o sentimenti simili ai nostri, egli rimane comunque un cane e quindi pensa come un cane e si comporta come un cane. In natura è portato ad abbaiare, a guaire, a ululare, a scavare, a marcare il territorio con piccole quantità di urina, a mordere in caso di pericolo; comportamenti istintivi che occorre limitare, in particolar modo se il cane vive in un appartamento.
Un cane ben addestrato:
- è una gioia per noi e per chi ci sta intorno: è un piacere portarlo a fare una passeggiata perché non tira il guinzaglio e può essere lasciato libero in aree all’aperto protette; è il benvenuto quasi ovunque perché si comporta bene con le persone e con altri cani; puoi portarlo con te in una gita o in un viaggio;
- è una sicurezza per noi, per gli altri, ma soprattutto per se stesso, perché sa quando deve rimanere fermo e quando deve raggiungerci se chiamato;
- è un cane felice, perché l’addestramento aiuta a soddisfare la necessità del cane di un quotidiano esercizio fisico e mentale, permettendogli di scaricare le proprie energie, che se eccessivamente represse possono causare atteggiamenti distruttivi o aggressivi, che sono una delle principali cause degli abbandoni dei cani.
In questo capitolo cercheremo perciò di fornire alcune regole di base utili per l’addestramento in generale e nei contesti più frequenti, come abituare il cane al guinzaglio, a fare i suoi bisogni all’esterno, a comprendere i comandi essenziali, ecc.
